Il secondo episodio Séance fa anche meglio del primo che aveva i limiti di dover bene o male introdurre un po' la storia, come tutti i pilot. Brilla -sbaragliando qualsiasi scena, personaggio e attore - Eva Green. Ecco potrei parlare solo di Eva Green e della sua magnetica interpretazione e avrei tranquillamente portato a termine il compito di scrivere una recensione più possibile obiettiva e completa. Perché sì, Eva Green nel ruolo di Vanessa Ives è magnifica; in questo episodio viene invitata insieme a Sir Malcom a casa dell'egittologo Sir Ferdinand Lyle che li sta aiutando a decifrare i geroglifici rinvenuti sotto la pelle del mostro/vampiro. Qui alcuni ospiti vengono invitati a partecipare a una seduta spiritica con una medium Madame Kali e quello che sembra un modo per allietare la serata degli invitati alla festa si trasforma però nell'invocazione della dea che possiede Vanessa.
Una scena lunghissima girata con forse solo un paio di stacchi di camera e da far rizzare i capelli in testa! Vanessa, infatti, fa rivivere a Sir Malcom la morte del primo figlio, abbandonato dall'uomo al campo base durante una spedizione e della figlia Mina, rapita e che chiede di essere salvata. Una scena come dicevo che basta a spiegare perché Penny Dreadful abbia le carte in regola per allietarci, se così possiamo dire, questa primavera. Non servono effetti speciali quando hai un'attrice di questa levatura in grado di terrorizzare lo spettatore solo con lo sguardo e con i cambi repentini di voce! Come scopriamo, grazie alle delucidazioni di Sir Ferdinand Lyle, Vanessa è posseduta da un demonio che cerca di ricongiungersi con un altro potete spirito, l'unione di entrambi porterà all'arrivo della bestia sulla terra.
Giovane incurante della malattia della donna e anzi attratto da lei e proprio dalla tisi che la affligge, che gli ricorda come lui sia invincibile alla vecchia e alla morte. E' sempre un piacere rivedere Billy Piper sullo schermo; resto perplessa però dalla scelta di farla parlare un'inglese quasi incomprensibile, considerando che la serie va in onda in USA, su showtime. Ci sono board (USA) sul web con persone che già si lamentano di non riuscire a capire nulla di quello che dice. E' noto che gli americani facciano fatica a capire l'accento britannico e non sono famosi per il loro spirito d'adattamento in fatto di lingue.
In conclusione un secondo episodio gestito e recitato brillantemente, più affascinante del pilot che getta bene le basi di una storia complessa e articolata rendendoci assetati di scoprirla velocemente tutta.
Questa recensione è stata pubblicata il 16 Maggio 2014 anche su Telefilm Central.org
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