mercoledì 14 maggio 2014

The Americans: Recensione dell'episodio 2.10 - Yousaf

Mancano solo tre episodi al finale di stagione e da quando si prefigura in questo decimo, molto probabilmente vedremo i Jennings in seria difficoltà entro fine stagione.
The Americans_210Difficoltà di diversa natura, nel portare avanti questa doppia vita, soprattutto da parte di Philip che appare sempre più diviso; difficoltà che potrebbe creare Andrew Laric tornato in America e che, saputo della morte di alcuni agenti della base, decide di vendicarsi di Elizabeth e Philip come aveva promesso. Laric riesce a uccidere il prezioso agente del kgb che decodifica e ri-codifica le informazioni delle missioni dal centro ai vari agenti sottocopertura, avendo così un accesso diretto ai telefoni delle abitazioni degli agenti.
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Ma il decimo episodio si concentra principalmente su Yousaf, come anche il titolo dell'episodio ci annuncia. Yousaf Rana è un funzionario afghano arrivato negli Stati Uniti per discutere il sostegno crescente dei mujaheddin nella battaglia contro sovietici. Philip, dopo il primo contatto preso da Elizabeth, sceglie arbitrariamente di mandare Annilese, una nostra vecchia conoscenza, convinta che sia il governo svedese a chiedere il suo aiuto. La missione prevede un ruolo importante sotto copertura molto simile a quello che Philip ha instaurato con Martha ed è forse anche per questo che, agendo impulsivamente, sceglie una donna diversa da sua moglie. La sua stanchezza per la doppia vita cui sono sottoposti e la perdita di fiducia anche per questa guerra che alla fine non sente più sua, sarebbero messe definitivamente alla prova se dovesse succedere qualcosa a Elizabeth; inoltre abbiamo già visto in passato che Philip non ama dividere la moglie con altri, soprattutto perché Elizabeth è una donna inquieta sempre alla ricerca di qualcosa di "diverso". Annalise però è una scelta avventata, convinta di giocare a fare la spia, non si rende conto delle implicazioni del suo ruolo e dopo essersi concessa di malavoglia a Yousaf, ha una crisi di nervi abbastanza preoccupante. Dal canto suo Elizabeth è una macchina da guerra, a lei spetta il compito di uccidere a sangue freddo Javid, il funzionario al quale Yousaf sarebbe succeduto dopo due anni e come ci ha abituati anche nelle precedenti missioni, non batte ciglio quando soffoca l'uomo in piscina. Parallelamente vediamo Beeman fare passi da gigante verso una verità che potrebbe metterlo in serio pericolo. Indagando sui Connors, scopre insieme a Gaad uno scomparto segreto nella ventiquattrore che li porta immediatamente a comprendere che i due Connors facevano parte di qualche intelligence. Interrogato nuovamente il figlio superstite della coppia, Beeman spinge per sapere dal ragazzo se i genitori avessero un qualche tipo di segreto e mi è venuto naturale, durante questa scena, immaginare Paige a dover rispondere a queste domande. Lei chiaramente ha sentore che qualcosa di strano aleggia sulla sua famiglia. Sarà però l'identikit mostrato da Beeman al ragazzo a mettere chiaramente in difficoltà i Jennings .

The Americans_210-4Eliszabeth e Philip hanno però un'altra gatta da pelare: Paige. Li abbiamo visti sin dal primo episodio di questa stagione in seria difficoltà nel dover gestire un'adolescente che inizia a fare domande e pensare con la propria testa e che questa volta decide di andare al campo estivo per tre mesi. Sebbene lo stile educativo di Elizabeth sia affascinante, lo ammetto, - i lavori forzati di notte mi hanno elettrizzato e ispirato- probabilmente è poco adatto per gestire un'adolescente ed è pressappoco quello che anche Philip le fa notare.
Piccolo spazio è destinato a Nina e Oleg sui quali ho un gran punto interrogativo. Mentre Oleg è attratto dalla vita in USA, Nina sente una grande nostalgia della sua casa, nonostante la vita in America sia per certi versi più complicata, le agiatezze sono indubbie. Il suo legame con Beeman e Oleg simboleggia mio parere proprio questa divisione della donna. Tra tutte le storyline è proprio questa che mi lascia più perplessa; avevo amato il personaggio di Nina e la sua relazione con Stan nella prima stagione, ma in questa seconda mi è sembrato che si siano tirate stancamente avanti le fila di qualcosa destinato a finire male e fin troppo staccato dal resto delle trame. In conclusione, un episodio come sempre ben scritto e recitato. FX sta mostrando con questa seconda stagione di essere un network coraggioso perché se è vero che a noi europei non tocca particolarmente il continuo attacco ai valori americani perché appunto non nostri, immagino spesso un Americano guardare questa serie e sentire così forte l'accusa al consumismo (anche religioso) su cui la società Americana è imperniata. CHAPEAU
Questa recensione è stata pubblicata su Telefilm Central il 4 Maggio 2014
 

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